Programma strategico regionale per l'internazionalizzazione 2019-2020

Il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione 2019-2020, approvato con DGR n. 636 del 04/04/2019, si inserisce nella fase finale dell’attuale strategia di intervento regionale per il ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, volta a “contribuire alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale”, che evidenzia la necessità per i Paesi e le Regioni dell’Unione Europea di superare la perdurante fase di bassa crescita dopo la crisi finanziaria internazionale, creando le condizioni per un’economia più competitiva, con maggiori livelli di occupazione.

La Regione Puglia, attraverso il Programma Operativo Regionale per il 2014-2020, ha fatto proprie le priorità di crescita dettate dalla strategia europea in materia di competitività, “Europa 2020” che pone l'accento sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva come mezzo per superare le carenze strutturali dell’economia europea, migliorarne la competitività e la produttività e favorire l’affermarsi di un’economia di mercato sociale sostenibile.

Perseguendo gli indirizzi della strategia “Europa 2020” che propone di guardare all’attuale ciclo di programmazione in una logica di rafforzamento delle cosiddette “smart specialization”, ovvero di potenziare la massa critica di competenze scientifiche, tecnologiche e produttive che caratterizzano un territorio in una chiave di connessione/alleanza con le analoghe e complementari specializzazioni degli altri territori europei, la Regione Puglia ha adottata una propria strategia per l’innovazione e la ricerca “Smart Puglia 2020”. Tale strategia focalizza l’attenzione sui settori “intelligenti”, strategici per lo sviluppo della competitività dell’economia regionale pugliese nel nuovo ciclo di programmazione, mettendo in relazione le politiche di sviluppo industriale regionale con le attività legate agli investimenti in ricerca ed all’innovazione, alla diffusione ed allo sviluppo delle tecnologie abilitanti, alle prospettive di sviluppo ed integrazione sui mercati internazionali.

La strategia “Smart Puglia 2020” si unisce alla strategia “Agenda Digitale Puglia 2020” che traccia il percorso di innovazione e sviluppo da percorrere per rafforzare il sistema digitale regionale, per delineare la visione prospettica dell’attuale fase di programmazione regionale che propone una sempre più stretta integrazione delle politiche “trasversali” per l’innovazione, la competitività, l’internazionalizzazione, con le politiche “verticali” dell’ambiente, dei trasporti, del welfare e della salute, del patrimonio culturale.

In questo contesto, il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione per il biennio 2019-2020 propone di proseguire la strategia di intervento che, facendo leva sull’opportunità di garantire la massima integrazione con le strategie regionali a favore della competitività e dell’innovazione, punta al rafforzamento della posizione competitiva sia del territorio, sia delle imprese regionali nel contesto del mercato globale, tenendo conto delle opportunità offerte dell’emergenza di nuovi modelli produttivi legati all’economia digitale che rende l’innovazione ed i mercati internazionali più accessibili per un numero crescente di imprese.

In linea con la specifica priorità di investimento del Programma Operativo Regionale Puglia 2014-2020 che evidenzia la necessità di “sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione”, nonché di incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali, anche attraverso “interventi mirati di attrazione di nuovi investimenti esogeni da realizzare attraverso specifiche missioni di incoming e di promozione territoriale rivolti a specifici potenziali investitori esteri”, il programma strategico regionale per l’internazionalizzazione presenta una nuova serie di strumenti ed interventi, in grado di incidere positivamente su due dimensioni specifiche:

  • l’internazionalizzazione “attiva”, con particolare riferimento alla propensione all’export ed alla capacità di integrarsi nelle “catene globali del valore” espresse dalle PMI pugliesi;
  • l’internazionalizzazione “passiva”, con particolare riferimento alla capacità di intercettare ed attrare nuovi progetti di investimento, passando attraverso il rafforzamento dei fattori di attrattività regionali per gli investitori esteri che guardano con interesse alle opportunità offerte dai mercati europei.

Nello stesso tempo, partendo dalla consapevolezza delle criticità che contraddistinguono l’attuale fase di ripresa dell’economia internazionale che vede avvicinarsi il pericolo di una guerra commerciale, innescato soprattutto dalle nuove politiche protezionistiche degli Stati Uniti, e da un’analisi di contesto che fa emergere alcuni punti di debolezza dell’economia e del sistema imprenditoriale regionali rispetto alle sfide dell’internazionalizzazione, il programma strategico regionale per l’internazionalizzazione propone di proseguire il modello di intervento che punta a sostenere un potenziamento progressivo della capacità sia delle imprese pugliesi, anche in forma collettiva, di presidiare i mercati esteri, sia del territorio di attrare nuovi investimenti ed investitori, focalizzandosi su quegli ambiti settoriali che si configurino, in una prospettiva di medio- lungo termine, come quelli a maggiore potenziale di sviluppo, allineandosi alle traiettorie tecnologiche declinate nella strategia regionale “Smart Puglia 2020”.

Oltre a delineare i settori economici “focus” di intervento, il nuovo programma strategico regionale per l’internazionalizzazione si incardina su un quadro chiaro di riferimento in termini di Paesi “target” che discende dall’analisi delle principali tendenze di sviluppo del quadro macroeconomico internazionale in cui si inserisce l’azione programmatica dell’Amministrazione regionale, al fine di concentrare gli sforzi ed ottimizzare le risorse a disposizione.

Infine, la strategia di intervento declinato dal Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione tiene conto delle strategie di intervento perseguite dal governo centrale attraverso il “Piano per la promozione straordinaria del made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia”, di cui al D.L. n. 133 del 12 settembre 2014, approvato con D.M. del 14 marzo 2015 che è stato rifinanziato per il triennio 2018-2020 con la Legge di Bilancio 2018, nonché del sistema di “governance” delle politiche di intervento nazionali che trova una sintesi nella Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, istituita nel 2011, con la finalità di assicurare il coordinamento delle linee guida e di indirizzo strategico per l'utilizzo delle risorse in materia di promozione ed internazionalizzazione delle imprese.

In tale contesto, si evidenzia la prosecuzione del percorso di riordino delle strutture e degli strumenti di intervento in materia di internazionalizzazione, con particolare riferimento agli Enti strumentali che ha portato, da un lato, al significativo potenziamento del ruolo e delle funzioni di promozione del “made in Italy” e di promozione delle opportunità di investimento in Italia attribuiti all’ICE-Agenzia e, dall’altro lato, alla costituzione del “Polo italiano dell’export e dell’internazionalizzazione” sotto il controllo del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti che ha integrato le attività delle due Società controllate, Sace e Simest, per offrire una gamma completa di prodotti assicurativi e servizi di supporto all’internazionalizzazione delle imprese italiane.

Il significativo impegno dell’intervento centrale a favore della promozione dell’internazionalizzazione si declina anche attraverso il Piano Export Sud II, attuato dall’ICE-Agenzia, con una dotazione finanziaria pari a 50 milioni di Euro a valere sulle risorse del Programma Operativo Nazionale Imprese e Competitività 2014-2020 FESR Asse III, che si articola in diversi interventi di formazione manageriale e promozione economica destinati alle imprese, in particolare le MPMI, attive nelle Regioni della Convergenza, tra cui la Puglia. La presenza di questo piano di intervento detta, quindi, per la strategia regionale per l’internazionalizzazione l’opportunità di focalizzarsi su settori/interventi prioritari per lo sviluppo economico regionale, nonché di coordinarsi per la realizzazione “congiunta” di alcuni interventi che presentano obiettivi comuni, ponendo in evidenza la necessità di garantire una maggiore e migliore governance del complesso delle azioni ed iniziative di promozione economica e di attrazione investimenti previste dal livello centrale e dal livello regionale, in modo da generare opportune sinergie ed evitare sovrapposizioni.

In linea con questi orientamenti, il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione per il biennio 2019–2020, ripropone il modello di intervento, già in parte sperimentato con il programma promozionale 2016-2018, finalizzato prioritariamente a:

  • sviluppare la proiezione internazionale dell’immagine della Puglia, specie in chiave di promozione e di valorizzazione delle capacità di presidio e di sviluppo delle “smart specialization” e dei punti di forza/eccellenza dei sistemi e distretti produttivi/tecnologici regionali più innovativi sui mercati esteri;
  • sostenere i processi di internazionalizzazione a livello regionale, attraverso l’integrazione della gamma di strumenti di agevolazione, interventi e servizi di assistenza, al fine di stimolare e facilitare l’accesso delle PMI pugliesi a conoscenze, competenze, e risorse, fondamentali per potenziare la capacità di inserimento e di presidio dei mercati esteri;
  • rafforzare il posizionamento competitivo della Puglia nel mercato internazionale dei flussi di investimenti diretti e far conoscere le opportunità di investimento offerte dal territorio, al fine di attrarre un sempre maggiore numero di investitori e progetti di investimento, attivi nei settori considerati strategici per il rafforzamento della competitività dell’economia locale, specie nei suddetti settori di specializzazione “intelligente” e, comunque, in settori di attività ad elevato valore aggiunto;
  • assicurare la coerenza con le politiche per l’internazionalizzazione a livello nazionale e rafforzare i rapporti e gli accordi istituzionali con le Amministrazioni centrali, tenendo conto del riordino delle strutture e delle competenze in materia;
  • rafforzare il raccordo con i principali attori del sistema economico e scientifico pugliese (Distretti produttivi e tecnologici regionali, Associazioni datoriali e di categoria, sistema bancario, sistema della ricerca, sistema universitario, ecc.) al fine di condividere obiettivi e strategie di intervento e garantire una più ampia partecipazione del “Sistema Puglia” agli interventi regionali per l’internazionalizzazione, nel comune interesse del rafforzamento della proiezione internazionale della regione;
  • rinsaldare i rapporti con le comunità dei pugliesi presenti nei cinque continenti, con l'obiettivo di costruire e consolidare le reti di collaborazione e di scambio tra i sistemi economici regionali e le comunità di pugliesi nel mondo promuovendo, allo stesso tempo, l'immagine della Puglia all'estero.

 

Programma strategico regionale per l'internazionalizzazione 2016-2018

Il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione 2016-2018, approvato con DGR n. 839 del 07/06/2016, si colloca all’interno della nuova strategia di intervento regionale per il ciclo di programmazione dei fondi comunitari 2014 -2020, volta a “contribuire alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per il conseguimento della coesione economica, sociale e territoriale”, che evidenzia la necessità per i Paesi e le Regioni dell’Unione Europea di superare la perdurante fase di crisi, creando le condizioni per un’economia più competitiva, con maggiori livelli di occupazione. La Regione Puglia, attraverso il Programma Operativo Regionale per il 2014-2020 , assume come proprie le priorità di crescita dettate dalla strategia europea in materia di competitività, “Europa 2020”.
In questo contesto, il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione traccia una strategia di intervento che, facendo leva sull’opportunità di garantire la massima integrazione con le strategie regionali a favore della competitività e dell’innovazione, punta al rafforzamento della posizione competitiva sia del territorio, sia delle imprese regionali nel contesto del mercato globale.

Più nel dettaglio, in linea con la specifica priorità di investimento del Programma Operativo Regionale Puglia 2014-2020 che evidenzia la necessità di “sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione”, nonché di incrementare il livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali, anche attraverso “interventi mirati di attrazione di nuovi investimenti esogeni da realizzare attraverso specifiche missioni di incoming e di promozione territoriale rivolti a specifici potenziali investitori esteri”, il programma strategico regionale per l’internazionalizzazione si articola in una serie di strumenti ed interventi, in grado di incidere positivamente su due dimensioni specifiche:

  • l’internazionalizzazione “attiva”, con particolare riferimento alla propensione all’export ed alla capacità di integrarsi nelle catene del valore internazionali delle imprese e dei sistemi produttivi regionali;
  • l’internazionalizzazione “passiva”, con particolare riferimento alla capacità di intercettare ed attrare nuovi progetti di investimento, passando attraverso il rafforzamento dei fattori di attrattività regionali per investitori esteri.

In linea con questi orientamenti, il Programma strategico regionale per l’internazionalizzazione per il 2016-2018, presenta un nuovo modello di intervento, finalizzato prioritariamente a:

  • sviluppare la proiezione internazionale dell’immagine della Puglia, specie in chiave di promozione e di valorizzazione delle capacità di presidio e di sviluppo delle “smart specialization” e dei punti di forza/eccellenza dei sistemi e distretti produttivi/tecnologici regionali più innovativi sui mercati esteri;
  • sostenere i processi di internazionalizzazione a livello regionale, attraverso l’introduzione di nuovi strumenti di agevolazione, interventi e servizi di assistenza, al fine di stimolare e facilitare l’accesso a conoscenze, competenze, e risorse, fondamentali per potenziare la capacità di inserimento e di presidio dei mercati esteri da parte delle imprese pugliesi;
  • rafforzare il posizionamento competitivo della Puglia nel mercato internazionale dei flussi di investimenti diretti e far conoscere le opportunità di investimento offerte dal territorio, al fine di attrarre un sempre maggiore numero di investitori e progetti di investimento, attivi nei settori considerati strategici per il rafforzamento della competitività dell’economia locale, specie nei suddetti settori di specializzazione “intelligente” e, comunque, in settori di attività ad elevato valore aggiunto;
  • assicurare la coerenza con le politiche per l’internazionalizzazione a livello nazionale e rafforzare i rapporti e gli accordi istituzionali con le Amministrazioni centrali, tenendo conto dell’andamento della riorganizzazione delle strutture e delle competenze in materia tuttora in corso;
  • rafforzare il raccordo con i principali attori del sistema economico e scientifico pugliese (Distretti produttivi e tecnologici regionali, Associazioni datoriali e di categoria, sistema bancario, sistema della ricerca e sviluppo tecnologico, sistema universitario, ecc.) al fine di condividere obiettivi e strategie di intervento e garantire una più ampia partecipazione del “Sistema Puglia” agli interventi regionali per l’internazionalizzazione, nel comune interesse della proiezione internazionale della regione;
  • rinsaldare i rapporti con le comunità dei pugliesi presenti nei cinque continenti, con l'obiettivo di costruire e consolidare le reti di collaborazione e di scambio tra i sistemi economici regionali e le comunità di pugliesi nel mondo promuovendo, allo stesso tempo, l'immagine della Puglia all'estero.

 

Aggiornamento del Programma di Internazionalizzazione 2013-2014: verso la Smart Puglia

Per il nuovo ciclo di programmazione europea 2014-2020, la Regione Puglia ha compiuto un percorso partecipato e condiviso di definizione della Smart Specialization Strategy, disegnando il profilo della Smart Puglia 2020 che si costruisce a partire da una stretta integrazione delle politiche “trasversali” per la ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la formazione, il lavoro ed un potenziamento delle connessioni con le politiche “verticali” dell’ambiente, dei trasporti, del welfare, della salute.

Nel 2014 il governo regionale ha varato la sperimentazione di un nuovo modello di intervento per l’internazionalizzazione verso la Smart Puglia, improntato sull’opportunità di assicurare la necessaria integrazione tra le politiche di intervento regionali a favore della promozione dell’internazionalizzazione da un lato, e le strategie regionali di sostegno alla competitività delle imprese, dall’altro.

Con DGR n. 595 dell’8/04/2014 è stato approvato l’aggiornamento del Programma di Internazionalizzazione al fine di focalizzare gli interventi di promozione in una logica di rafforzamento delle “smart specialization”: far conoscere sui mercati internazionali il valore delle imprese, le produzioni, le specializzazioni e le tecnologie che il nostro territorio è in grado di esprimere nei settori chiave per lo sviluppo.

 

Programma di promozione dell’internazionalizzazione 2013-2014

La politica regionale di promozione dell’internazionalizzazione si inquadra nella logica più ampia ed integrata delle strategie regionali di sostegno alla competitività delle P.M.I. e dei sistemi produttivi locali.

La Regione Puglia sostiene l’espansione dell’apertura internazionale dell’economia pugliese attraverso iniziative a favore di una maggiore e più incisiva partecipazione delle imprese alle diverse forme di internazionalizzazione, basate non solo su logiche di tipo esportativo, bensì anche su rapporti di collaborazione, investimento ed integrazione nei diversi settori di interesse (accordi industriali, trasferimento tecnologico, sistemi distributivi e così via);

Lo strumento attraverso il quale la Regione Puglia definisce la strategia per sostenere e consolidare i processi di internazionalizzazione delle imprese pugliesi è il Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali, approvato dalla Giunta regionale e cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito del PO 2007-2013 – Linea di Intervento 6.3. “Interventi di sostegno ai processi di internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali”, la cui realizzazione è affidata al Servizio Internazionalizzazione della Regione Puglia.

Il Programma di promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi regionali 2013-2014, approvato con DGR n. 51 del 29/01/2013, si articola in una serie di interventi differenziati:

1. Interventi nell’ambito di eventi istituzionali e di promozione del “Sistema Puglia”.

Questi interventi promuovono il sistema economico pugliese in tutte le sue componenti, in occasione di manifestazioni commerciali e/o istituzionali di grande rilevanza, programmate a livello nazionale o internazionale, o promosse direttamente dalla Regione sul territorio pugliese.

2. Interventi di sostegno alla promozione dell’internazionalizzazione dei sistemi produttivi locali attraverso:

  • la partecipazione a fiere specializzate ed eventi settoriali di particolare rilevanza in Italia e all’estero
  • la realizzazione di missioni istituzionali per intrecciare fitte relazioni internazionali
  • l’organizzazione di azioni di scouting volte ad individuare opportunità specifiche di collaborazione e potenziali partner d’affari
  • l’organizzazione di missioni incoming e azioni di sensibilizzazione e di diffusione di informazioni sulle opportunità e modalità di inserimento nei mercati esteri
  • l’organizzazione di incontri business to business e visite aziendali
  • la realizzazione di workshop tematici e seminari di presentazione dei Paesi esteri

3. Interventi di sostegno alla promozione dell’internazionalizzazione del sistema regionale della ricerca.

Questi interventi avviano opportuni collegamenti funzionali tra le politiche di sostegno all’internazionalizzazione e quelle di sostegno alla ricerca e innovazione, sperimentando, d’intesa con il Servizio Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia, alcune iniziative congiunte per sostenere la ricerca di alleanze produttive e tecnologiche del sistema regionale.

4. Iniziative a favore del recupero e della valorizzazione dei legami economici con le comunità dei pugliesi residenti all’estero.

Sono iniziative di internazionalizzazione che coinvolgono la rete associativa dei Pugliesi nel Mondo, formalmente riconosciuta dall’Ente regionale. Le comunità nel mondo di cittadini pugliesi emigrati, dei loro discendenti e dei giovani pugliesi oggi in mobilità, diventano  “agenti di sviluppo” e “facilitatori” di relazioni imprenditoriali e commerciali.